Secondo un’analisi condotta da Tim, durante la finale del Festival di Sanremo 2024 milioni di voti sono andati dispersi.
Durante la serata finale del Festival di Sanremo 2024 si è verificato un evento senza precedenti che ha gettato ombre scure sulla trasparenza e l’efficienza del sistema di televoto. Secondo un’analisi eseguita da Tim per conto dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AgCom), un numero impressionante di voti, 6,5 milioni secondo l’indagine, non è stato registrato a causa della saturazione dei sistemi.
Il fatto che Angelina Mango sia stata dichiarata vincitrice senza che questa enorme quantità di voti venisse conteggiata sta sollevando molti interrogativi e preoccupazioni sulla validità del risultato.
Sanremo 2024: la saturazione del sistema di televoto
Il picco di attività che ha portato alla saturazione dei sistemi di conteggio è avvenuto attorno alle 22:00 del 10 febbraio, durante la serata finale del Festival. I voti arrivati contemporaneamente erano troppi ed hanno superato la capacità del sistema.
A quel punto gli utenti hanno smesso di ricevere l’SMS di conferma di buon fine dell’operazione. Per questo motivo in molti hanno continuato a votare, superando il limite dei 5 voti per utente disposto dal regolamento. Secondo l’indagine di Tim, tenendo conto di questa dinamica, il numero di voti effettivamente validi e non contabilizzati scenderebbe da 6,5 a 2,2 milioni.
Conformità ai contratti e futuro dei Service Level Agreement
Nonostante il malfunzionamento, secondo l’AgCom, i contratti tra la Rai e la piattaforma di gestione del televoto non sarebbero stati violati. I termini degli accordi, conosciuti come Service Level Agreement, sono stati rispettati, anche se questa constatazione non diminuisce l’importanza del problema emerso.
Alla luce di quanto accaduto, l’AgCom ha sollecitato una revisione degli accordi esistenti, nella speranza di prevenire situazioni simili in futuro. L’obiettivo è garantire un sistema di voto che sia effettivamente in grado di reggere il peso della partecipazione popolare.